Canopi Anna Maria - Matté Marcello
Il canto delle acque - Al pozzo
2022/10, p. 38
Dio ha dato voce a tutte le sue creature perché potessero rispondere con un canto di ringraziamento al suo amore che le ha fatte esistere. Ha pure chiamato alcune a partecipare in modo speciale alla sua opera di restaurazione del creato allorché, per la colpa dell’uomo, in esso è stato introdotto il germe della corruzione e della morte. Tra queste l’acqua ha un posto privilegiato.

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VOCE DELLO SPIRITO
Il canto delle acque
Dio ha dato voce a tutte le sue creature perché potessero rispondere con un canto di ringraziamento al suo amore che le ha fatte esistere. Ha pure chiamato alcune a partecipare in modo speciale alla sua opera di restaurazione del creato allorché, per la colpa dell'uomo, in esso è stato introdotto il germe della corruzione e della morte. Tra queste l’acqua ha un posto privilegiato. Elemento primordiale, essa costituisce l'ambito in cui, nell'ordine naturale, germina e si sviluppa la vita. La sua assenza causa inesorabilmente sterilità, squallore, morte. Perciò tutte le altre creature, dal filo d'erba all'uomo, anelano all'acqua come già alla luce, sentendola indispensabile alla sopravvivenza. Questa sinfonia percorre tutte le pagine della Bibbia, dalla Genesi all’Apocalisse. […] E chi potrà dire a quali sublimi altezze si elevò il canto delle acque quando proprio lui, [Gesù] l'atteso Messia liberatore, discese nelle acque del Giordano per ricevere il battesimo da Giovanni Battista e iniziare così la mirabile consacrazione del mondo (cf. Mt 3,13-17)? E come si risvegliò il dolce accordo delle acque del pozzo di Giacobbe quando Gesù, assetato, chiese da bere alla donna samaritana per attirare lei stessa a sé, sorgente d'acqua viva (cf. Gv 4)?
Anna Maria Cànopi
da Liturgia della bellezza
Edizioni Messaggero, Padova 2012
Al pozzo
Ho trascinato la mia sete
per deserti senza oasi.
La sete è entrata nell’anima
e non basterà più l’acqua per lenirla.
Ho sete di Qualcuno.
Ho sete di parole.
Ho sete di te.
E finalmente un pozzo!
Mi siedo arido sul bordo.
Il mormorio sul fondo
accende più e più la mia sete.
Non ho secchio per attingere.
Non ho funi per calarmi.
Non ho parole per calmarmi.
Al pozzo, niente e nessuno.
E finalmente Tu!
Tu, il secchio.
Tu, la fune.
Tu, la Parola.
Tu, l’acqua.
Ho trovato l’acqua!
– esclamo nell’intimo –
e ho trovato Te.
Ogni mia sete sarà saziata.
Ti siedi anche Tu sul bordo del pozzo.
«Ho sete», dico io.
«Ho sete», rispondi Tu
come se fossero le ultime parole
della tua vita.
Perché Tu, che sei acqua viva,
chiedi da bere a me,
terra deserta, arida, senz’acqua?
Perché Tu, il pozzo,
Tu, il secchio e la fune,
Tu chiedi a me di attingere per te?
Non ho niente e non sono niente.
Tu hai tutto e sei il Tutto.
L’aria è calda.
Il sole è fermo al mezzogiorno.
La mia sete ha trovato la tua sete.
Sete di te, sete di me.
In questo trepidante unisono,
Tu sei pozzo per me,
io sono acqua per te.
MARCELLO MATTÉ
Litanie del Sacro Cuore 2.0
Cuore di Gesù, Figlio dell’Eterno Padre
che tu hai amato con tutta la tua mente
e con tutte le tue forze,
portaci nell’abbraccio della Trinità.
Cuore di Gesù, formato dallo Spirito Santo nel seno della Vergine Maria,
ama il tuo prossimo come te stesso
e noi ci ameremo
come tu hai amato noi.
Cuore di Gesù, fornace ardente di amore, accendi in noi il fuoco casto
dello Spirito, che brucia
ma non ci consuma.
Cuore di Gesù, dalla cui pienezza
noi tutti abbiamo ricevuto
grazia su grazia, fa’ di noi conche
e canali della sovrabbondanza
del tuo amore.
Cuore di Gesù, paziente e misericordioso, colmaci della beatitudine dei miti
e umili di cuore.
Cuore di Gesù, obbediente fino alla morte, rendici obbedienti nell’amore
fino alla vita dei nostri fratelli.
Cuore di Gesù, trafitto dalla lancia,
fai scorrere acqua viva e sangue caldo nei trafitti dalla lancia che squarcia
il cuore nella disperazione.
Cuore di Gesù, fonte di ogni consolazione, donaci il Consolatore.
Cuore di Gesù, salvezza di chi spera in te, continua a sperare in noi,
perché questa è la tua salvezza.
MARCELLO MATTÉ