Contempliamo un’icona dell’Arcangelo Michele. L’icona è testimonianza di una esperienza d'ascolto della Parola che interpella ... e del lavorio interiore della Parola stessa, che non rimane mai senza effetto (cfr. Is 55,10-11), ma fa fiorire in qualcuno l'arte, in qualcun altro la poesia, in altri ancora il dono-passione per l'esegesi, in ognuno fa sbocciare una risposta nella preghiera: per ciascuno la Parola si fa appello ad un vivere che le si conformi. L’ arte dell'icona ha, per sua natura, un'origine diversa rispetto all'arte liberale che scaturisce dall'ingegno umano. Essa trova infatti la sua fonte nel mistero della Rivelazione e si può quindi affermare che nasce dall'alto: è il Creatore che si è fatto conoscere alle sue creature e non viceversa. Sono varie le modalità con cui Dio si è rivelato: segni, simboli, teofanie, voci profetiche...

Creatura di puro spirito che abiti i cieli abitati da Dio
e dalla trascendenza irradi la tua presenza nel mondo,
presenza amica (oramai dimenticata)
nel contesto ordinario del viver quotidiano.
Non venir meno al compito dato:
come coltivare e custodire
il giardino che mi è affidato
se non custodisci tu la vita affidata a te?
Ancora tu sia presenza nella storia:
aiuto a discernere il cammino,
luce nel momento di buio,
ispiratore di buoni pensieri,
forza che sostiene nella paura,
simbolo di ogni luminosa presenza
che trasfigura la vita e rende letizia.
Annuncio, forza, spirito
è l'Angelo che la Scrittura attesta,
confidenziale presenza del Dio trascendente.






Fiorenza Cecchetto, Francesca Pretto, Fabio Canton
Da Ciò che abbiamo visto e udito
Matteo Editore, Treviso, 2009