Che le nostre società civili assumono un volto sempre più multietnico e
religioso è un dato di fatto ormai acquisito. Lo è anche per il volto di tante
nostre comunità di vita consacrata. Non di rado, trovandoci a contatto persone
che appartengono ad una tradizione religiosa diversa dalla nostra ci si sente
smarriti per lo scarso bagaglio informativo che possediamo rispetto al nostro
interlocutore religioso. Anche nella preparazione di celebrazione di preghiera
interreligiosa può capitare una sorta di smarrimento per l’inadeguatezza delle
nostre risorse culturali.
Ebrei cristiani e musulmani
Il volume edito dalle edizioni messaggero e curato da Pierre Cuperly, monaco
appartenente alla fraternità monastica di Gerusalemme e che ha trascorso
parecchi anni in diversi paesi musulmani (principalmente in Tunisia e Algeria)
si propone di evitare ogni forma di sincretismo e nel contempo di essere una
guida agile, chiare e accessibile per la comprensione delle principali tappe di
festa e preghiera nelle tre grandi religioni monoteiste.
Il libro si apre con una lunga e sufficientemente dettagliata descrizione delle
modalità di preparazione e svolgimento di celebrazioni di preghiera a carattere
interreligioso. Soprattutto saggi consigli nell’evitare indebite confusioni o
mancanza di rispetto delle diverse funzioni di preghiera. Seguono poi due
sezioni. La prima è dedicata alle celebrazioni liturgiche e la seconda al ciclo
della vita-
Il calendario liturgico
La prima parte del volume presenta le celebrazioni liturgiche delle tre grandi
religioni monoteistiche secondo un preciso ordine tematico. L’autore per fare
questo adotta alcune parole “emblematiche”: creazione, nascita, liberazione,
agnello, terra e cielo, dono, assemblea. L’originalità consiste proprio nel
porre un parallelismo tra le varie tradizioni senza correre il rischio di
incorrere in una naturale confusione di identità. Scrive l’autore: «la
presentazione in parallelo delle celebrazioni liturgiche ebraiche, cristiane e
musulmane non deve essere vsta alla stregua di una “concordanza”. In effeti, lo
svolgimento cronologico delle differenti feste non segue un percorso omogeneo.
[…] Lungi dal cancellar le differenze, il ruolo della tematica è, a livello di
significato, al contempo quello di tratteggiare qualche somiglianza
significativa tra le differenti tradizioni e quello di attirare l’attenzione del
lettore sul carattere specifico della festa e di interrogare ciascuno sulla
propria identità» (p. 31-32).
Il ciclo della vita
Ancora più originale è la seconda parte del volume. Si tratta di una serie di
parallelismi fra le tre grandi religioni su alcuni momenti centrali nella vita
umana: iniziazione, matrimonio, morte. Si tratta di celebrazioni di inserimento
nella propria religione, ma non solo questo. Comune alle tre religioni, nel caso
dell’iniziazione è il fatto chenon si trattasolo di riti introduttivo alla
propria tradizione, ma anche un assunzione di responsabilità verso la comunità
allargata. Scrive l’autore: «queste celebrazioni sono anche il luogo di un
raduno, più o meno ampio, della comunità, non soltanto in occasione di questi
avvenimenti puntuali che interessano la persona o la coppia. Un tratto loro
proprio consiste nel carattere molto familiare che le caratterizzano. Alcune si
svolgono nel quadro della famiglia e sono momenti particolarmente festivi,
commemorati da anniversari.» (p. 137)
Pubblicato in un’elegante veste grafica, il volume, scritto in forma sintetica e
semplice, è utile ai credenti che partecipano a iniziative religiose, ma
ugualmente ad ogni lettore desideroso di comprendere il credo e i valori di chi
vive accanto alla sua porta.
Pierre Cuperly
Feste e preghiere delle grandi religioni
Edizioni Messaggero, 2010, pp. 188, € 23