La vita spirituale è una di quelle dimensioni dell’esistenza umana e cristiana che è al centro di approfondimenti trasversali ad ogni esperienza religiosa.
Le molte persone che bussano alle porte di tante nostre comunità religiose, in fondo, domandano anche consigli per una vita piena, libera, sensata.
Nelle pagine scritte dal Enzo Bianchi, priore di Bose, traspaiono alcune fra le tante domande rivolte ad uomini dello spirito e comunità religiose. Indipendentemente dall’età anagrafica, giovani, adulti o persone già avanti nel cammino spirituale, se allenati alla ricerca, avvertono la necessità di un confronto o semplicemente consigli per lo spirito.

Lo stile dell’amicizia
Lettere a un amico sulla vita spirituale si pone fra le tante opere della tradizione spirituale e monastica che si preoccupano di affrontare le dimensioni della vita spirituale cristiana. Già il genere letterario ci fa gustare il primo elemento per un cammino di fede. L’autore si rivolge ad un certo Jean, destinatario letterario, rispondendo alle sue domande mediante lo stile epistolare. Il volume si presenta, pertanto, come una raccolta di questo scambio epistolare, che si svolge con uno stile semplice, amichevole e fraterno.
Già con questa scelta, si può intuire un primo elemento del cammino spirituale: l’amicizia. In fondo, sembra dirci il priore di Bose, se si vogliono stimolare le persone a camminare, bisogna mettersi accanto a loro più come amici che come maestri. È nella stima reciproca e nel volersi bene che si innestano quei meccanismi spirituali che facilitano l’accettazione di strumenti e consigli a volte ardui da seguire con piena consapevolezza e gioia. In questo percorso si incrociano due mondi: la ricerca sincera di colui che “domanda” un cammino spirituale e la totale accoglienza di colui che porge le sue risposte con discrezione e rispetto.

Consigli spirituali
Il volume è suddiviso in otto parti. Alcune di esse hanno uno sviluppo maggiore a motivo delle implicazioni spirituali e relazionali di cui sono portatrici.
La prima parte risponde alla domanda sul come trovare un vita “a misura umana”. Il tempo, le attività lavorative o di studio, le complesse e contradditorie sollecitazioni della cultura contemporanea, mettono a rischio il senso di quanto facciamo, trovandoci una vita piena di tante cose, a ma vuota. L’autore non ha dubbi: il cammino spirituale è un cammino che recupera la vita interiore. Essa ci porta a sentirci persone in armonia non noi stessi e con il mondo.
Come raggiungere questo? L’autore risponde rifancendosi alla millenaria tradizione cristiana e monastica, ripresa dal Vaticano II: ricerca Dio imparando a pregare, da’ del tu a Dio, pratica la lectio divina!
Buona parte dei consigli spirituali sono concentrati sul tema della preghiera. Essa, afferma Bianchi, nasce dall’umiltà, dal sentirsi humus, terra fragile bisognosa dell’assoluto verso cui tende con tutto il suo corpo, ma che si apre al mondo e nella quale porta i suoi fratelli e sorelli vicini e lontani con i quali condivide il cammino dell’esistenza umana.
La terza parte del volume risponde alla domanda sui “luoghi” dove avvenire la preghiera, il riposo e la pace. Essi sono nel nostro mondo interiore: l’ascolto e il silenzio. E aggiunge: «mi preme sottolineare questo: l’ascolto è di gran lunga il dono più grande che devi chiedere a Dio: Dovrebbe abitare il credente fin dall’origine: prima di essere definito dalla fede, dalla preghiera o dalle opere, il credente è uno che si esercita nell’arte dell’ascolto. È il primo rapporto che lo lega a Dio» (p. 55).
Il cammino spirituale – lo sappiamo – non può procedere senza discernimento. L’autore insiste su questo aspetto caro alla tradizione spirituale consigliando di non avere paura nel trovare un maestro spirituale e precisa: «questo ministero non dipende però dallo stato clericale o religioso: è dono dello Spirito, dono che si può chiedere ma che è accordato a chi vive l’obbedienza, conosce la solitudine e il silenzio, si esercita nell’arte dell’ascolto e al discernimento» (p. 100).
Gli ultimi capitoli hanno come tema la lotta spirituale, la fraternità, l’unità, il diaologo, la speranza. Un invito a prendere fra le mani e gustare queste sagge pagine scaturire dall’esperienza personale dell’autore, e – ne siamo sicuri – da una comunità monastica che vive quotidianamente il pellegrinaggio spirituale.

Enzo Bianchi
Lettera a un amico sulla vita spirituale
Edizioni Qiqajon 2010, pp. 160, € 10.