RINNOVAMENTO VC E FAMIGLIA FRANCESCANA

 

Dopo convegni e giornate di studio sul decreto del concilio Vaticano II Perfectae caritatis a quarant’anni dalla sua promulgazione (1965-2005), si sente il bisogno di fare un bilancio complessivo. Il volume Il rinnovamento della vita consacrata e la famiglia francescana, curato da p. Paolo Martinelli, OFMCap, si distingue per alcuni caratteri peculiari.1 Il testo si presenta diviso in due parti. La prima è dedicata ad alcuni studi sulla VC nel dopo concilio. La seconda contiene interventi autorevoli che fanno il punto del rinnovamento nelle diverse realtà francescane.

 

PRINCIPI

DEL RINNOVAMENTO

 

Colpisce il fatto che dal primo fino all’ultimo contributo si sia frequentemente fatto riferimento ai cinque principi di rinnovamento, espressi nel PC: 1. fedeltà al Vangelo, 2. riferimento al carisma dell’istituto, 3. contatto con la vita della Chiesa, 4. attenzione al mondo contemporaneo, 5. rinnovamento spirituale personale. Un forte riferimento a questi valori si evince già dal saluto di fr. José R. Carballo, gran cancelliere dell’Università Antonianum e ministro generale dell’ordine dei Frati Minori, il quale ha collocato l’importanza del tema del rinnovamento nell’ambito della “grazia delle origini” che i francescani si apprestano a celebrare nel 2009, anniversario della approvazione della Protoregola di san Francesco.

Il card. Rodé, prefetto della Congregazione istituti di VC e società di VA, presenta, tra luci e ombre, il percorso articolato della VC nel periodo postconciliare. Alla crisi e alla drastica riduzione di molti ordini religiosi nel periodo immediatamente successivo al concilio, è susseguita, afferma il porporato, una nuova fase, più positiva, in cui sono stati meglio assimilati i principi di rinnovamento in un dialogo più attento con le circostanze attuali. Al calo numerico nei paesi di vecchia evangelizzazione corrisponde una fioritura di nuove esperienze e di numerose nuove vocazioni nell’ambito delle zone di recente evangelizzazione. In tal modo, conclude il prefetto, «Pur tra mille difficoltà, come sempre del resto, la VC affronta il terzo millennio dell’era cristiana con un bagaglio teologico e con un dinamismo apostolico profondamente rinnovati ed è pronta a continuare il suo servizio nella Chiesa con quella dedizione totale che ha sempre caratterizzato la sua testimonianza evangelica nel mondo» (p. 34).

Di notevole spessore il contributo del prof. Salvatore Abbruzzese, docente di sociologia della religione, dedicato alla relazione tra VC e mutamenti sociali negli ultimi quarant’anni. Nella sua articolata riflessione, si mostrano i caratteri fondamentali della società occidentale che hanno influito sulla VC. Se da una parte sembra inevitabile una contrapposizione tra vita religiosa e modernità, dall’altra l’attuale situazione di “tramonto dell’occidente” apre a inediti spazi di confronto e dialogo: «Mai come adesso – ha affermato Abruzzese – i religiosi sono al centro e al cuore degli interrogativi del mondo moderno, mai come oggi la modernità tardiva è giunta a una svolta cruciale del suo percorso dove tutti i principi sui quali si è edificata, hanno oramai dato il meglio che potevano e non possono restituirle che un passato glorioso. Ma il dialogo è silenzioso, implica una rottura degli spazi e dei tempi del lavoro ordinario. I religiosi risiedono in un altrove dove la memoria della congregazione, il senso del presente, il senso della vecchiaia e della morte hanno un codice completamente diverso. Ed è su questa alterità che si fonda il dialogo silenzioso, fatto oggi più di consensi e di accoglienze mute che non di confronti aperti, ma non per questo meno efficace nella promessa di speranza che porta con sé» (p. 49s).

 

LA VITA CONSACRATA

NELLA CHIESA

 

Particolarmente prezioso il testo del prof. Cesare Vaiani, OFM, docente di teologia spirituale, in cui si effettua un confronto tra gli scritti di san Francesco e la PC. Particolarmente sottolineati i punti di sintonia: «la centralità del Vangelo, l’attenzione fedele alle indicazioni della Chiesa, il ruolo dello Spirito, vero artefice di ogni rinnovamento spirituale, la concezione di povertà e di obbedienza» (p. 71). Il contributo del prof. Paolo Martinelli, si concentra sulla problematica riguardante la collocazione della VC, se debba essere ritenuta o meno essenziale alla vita della Chiesa. Il testo mostra la sensatezza della posizione che afferma la non facoltatività della VC nella Chiesa, proprio in quanto caratterizzata dalla sequela di Cristo nella forma dei consigli evangelici.

La seconda parte del volume presenta la ricezione delle istanze del decreto PC all’interno della famiglia francescana. Fra Mario Favretto, definitore generale, per l’ordine dei Frati Minori ha sottolineato particolarmente il cammino di ricerca dei fondamenti della VC e la riscoperta del carisma francescano, soprattutto grazie alla pubblicazione e alla diffusione delle Fonti Francescane. Per i frati conventuali fr. Zdzislaw J. Kijas, preside della facoltà teologica del Seraphicum di Roma, ha mostrato le diverse tappe del rinnovamento all’interno del proprio ordine, sottolineando gli ambiti di impegno. Per i cappuccini troviamo il contributo dettagliato di fr. Francesco Neri con l’evidenziarsi di concetti chiave quali la fraternitas, il rapporto con il mondo contemporaneo, la vicinanza ai poveri, la minorità e l’impegno per la giustizia, la pace e la salvaguardia del creato. Molto dettagliato anche lo studio di fr. Alfredo Federici per il Terzo Ordine Regolare, con la descrizione delle fasi di ri-comprensione del carisma e la preoccupazione formativa. In chiaro collegamento con quest’ultima l’ampia relazione di sr. Carola Thomann, FCJM, per gli istituti di fratelli e sorelle che vivono secondo la regola del Terzo Ordine Regolare.

fr. Luca Bianchi, OFMCap

1 P. Martinelli (ed.), Il rinnovamento della vita consacrata e la famiglia francescana, (Teologia Spirituale), EDB, Bologna 2007.