VEDI LA TRINITÀ, SE VEDI L’AMORE

 

Vorrei parlarti di Dio raccontando l’amore: a incoraggiarmi a farlo è Giovanni, l’Apostolo che ha posato il capo sul petto di Gesù nell’ultima cena ed è lui ad assicurarci che “Dio è amore” e che “chi non ama non ha conosciuto Dio” (1 Gv 4, 8 e 16).

 

Ecco il centro e il cuore del messaggio cristiano, ecco la sorgente, il grembo e la meta di tutto ciò che esiste: Dio è amore! Ecco quanto di più importante ci sia dato da pensare! Se Dio è amore, è facile capire come non possa essere solitudine in se stesso: perché ci sia un rapporto d’amore bisogna essere almeno in due. Amare soltanto se stessi non è amore, è egoismo. Dio amore è allora almeno uno che ama da sempre e uno che da sempre è amato e ricambia l’amore: un eterno Amante e un eterno Amato. Colui che ama da sempre è la sorgente dell’amore: egli non è mai stanco di cominciare ad amare e ama per la sola gioia d’amare. È Dio Padre nell’amore, infinitamente libero e generoso nell’amare, da null’altro motivato all’amore che dall’amore: “Dio non ci ama perché siamo buoni e belli, ma ci rende buoni e belli perché ci ama” (San Bernardo).

L’altro, l’eterno Amato, è colui che accoglie da sempre l’amore: è l’eterna gratitudine, il grazie senza principio e senza fine, il Figlio. Quando il Figlio si fa uomo, si unisce a ciascuno di noi: perciò il Padre, amando lui, ama anche ognuno di noi uniti a lui, amati nell’Amato, fatti capaci di ricevere l’amore, che è la vita eterna di Dio. L’amore perfetto, però, non si chiude nel cerchio dei due: «Amare non significa stare a guardarsi negli occhi, ma guardare insieme verso la stessa meta» (Antoine de Saint- Exupéry). Il Padre e il Figlio vivono un amore così ricco e fecondo da rivolgersi insieme a una terza Persona divina, lo Spirito Santo. Lo Spirito è colui nel quale il loro amore è sempre aperto a donarsi, a “uscire da sé”: perciò lo Spirito è detto dono di Dio, fonte viva dell’amore, fuoco che accende in noi la capacità di ricambiare l’amore con l’amore...

In quanto Amore, Dio, dunque, è Trinità, eterno evento dell’amore, che unisce i Tre che sono Uno, il Padre, eterna provenienza dell’Amore, il Figlio, eterno avvento dell’Amore, e lo Spirito, avvenire dell’Amore eterno, Colui nel quale l’amore divino, da sempre uguale a se stesso, è sempre nuovo, eternamente giovane e insieme immutabile nella sua fedeltà. Questa eterna storia d’amore ci è stata raccontata nel segno supremo dell’abbandono di Gesù in croce: la croce è la storia dell’eterno Amante, il Padre, che consegna suo Figlio per noi; dell’eterno Amato, il Figlio, che si consegna alla morte per amore nostro; e dello Spirito Santo, l’amore eterno che li unisce fra di loro e li apre al dono che essi fanno a noi, rendendoci partecipi della vita divina. Questi Tre sono uno: non tre amori, ma un unico, eterno e infinito amore, l’unico Dio che è _amore.

Si può dire allora che “vedi la Trinità, se vedi l’amore” (Sant’Agostino): e vedi l’amore se guardi la croce dove il Padre offre per noi il Figlio, mentre lo Spirito – rappresentato in forma di colomba – sta fra l’uno e l’altro, quasi a unirli e ad aprire il loro amore a noi. La croce è il racconto della Trinità di Dio, la rivelazione dell’infinito amore...

Prova allora a fermarti davanti a un Crocifisso o all’icona (di Rublev) in cui i tre Angeli ti chiamano a entrare nel dialogo divino dell’amore: disponiti ad ascoltare la dichiarazione d’amore di Dio. Cerca di unirti al Figlio amato, abbandonato e risorto alla vita per te, e di sentire l’amore del Padre che ti avvolge e lo Spirito che ti unisce a Gesù e in lui al Padre. È un’esperienza bellissima questa di sentirsi amati da Dio: allora, avvolto dall’amore dei Tre, capirai che Dio Amore non è una parola vuota, una storia lontana, ma il racconto dell’eterno Amore, che è venuto a narrarsi nel tempo perché ciascuno di noi, ascoltandolo e credendo all’amore dei Tre, si lasci raggiungere e trasformare da questa eterna storia d’amore... Vuoi provarci anche Tu? Chiedilo a Dio così: «Dio tre volte santo, Trinità divina, aiutami a confessare con le labbra e col cuore l’infinita bellezza del tuo amore: di te Padre, eterno Amante da cui proviene ogni dono perfetto, di te Figlio, eterno Amato che tutto riceve e tutto dona, di te Spirito Santo, Amore ricevuto e donato, vincolo della carità eterna ed estasi dell’eterno dono. In te, Trinità santa vorrò nascondermi, per essere amato nell’Amato e imparare ad amare qui nell’umile fedeltà del tempo e per sempre nel giorno dell’amore che non muore. Amen! Alleluia!».

 

+ Bruno Forte

dalla Lettera sulla Trinità