NUOVA GUIDA

DI LETTURA AL NT

 

Dopo l’annuncio che il prossimo Sinodo dei vescovi avrà come tema la parola di Dio, appare indovinata la scelta di tradurre in italiano il volume di Pierre Debergé e Jacques Nieuviarts,1 entrambi docenti all’Institut catholique di Tolosa. Con altri studiosi hanno approntato non una semplice introduzione generale al Nuovo Testamento, ma una vera e propria guida di lettura. Se ne presentano i punti qualificanti.

L’opera può essere divisa in due parti. Nei primi due capitoli si offre un’introduzione generale alla costituzione del NT, negli altri sei una speciale ai vari blocchi narrativi del NT, con saggi di lettura di brani ritenuti particolarmente importanti.

Nel documento del 1993 L’interpretazione della Bibbia nella Chiesa, la pontificia Commissione biblica dava una valutazione generale dei metodi di lettura della Bibbia, proponendo come imprescindibile quello storico-critico, ma presentava con simpatia anche altri metodi recenti: l’analisi letteraria, la retorica biblica, la narratologia, la semiotica (oltre ai metodi, che si avvalgono maggiormente della tradizione ecclesiale e agli approcci che poggiano sulle scienze umane: sociologia, antropologia, psicologia e psicanalisi). Altri approcci si caratterizzano a partire da problematiche liberazionistiche, femministe o legate a correnti militanti. Nell’analisi dei brani, gli editori hanno lasciato agli esegeti la libertà di avvalersi dei loro metodi preferiti (la critica letteraria e la narratologia sono molto amate).

 

VISIONE

GLOBALE

 

Nel c. 1 (pp. 9-88) P. Debergé analizza la costituzione del NT, offrendo punti di riferimento storici, letterari e teologici che rispondono alle domande di carattere generale. Dalle tradizioni orali e dalle prime raccolte, si passa a delineare il corpus paolino delle lettere incontestate (sette) e contestate (sei), oltre

a Ebrei. Nascono poi il Vangelo di Marco, di Matteo e l’opera lucana (Lc-At). Trattata la questione sinottica, lo studioso presenta la tradizione giovannea (Vangelo, lettere, Apocalisse) e le lettere cattoliche. A partire dal sec. II fino al sec. IV si hanno la fissazione del

canone con la lista ufficiale dei 27 testi considerati come “regola della fede” e le liste dei libri riconosciuti da tutti, quelli contestati e quelli eretici. J. Nieuviarts (pp. 89-152) espone la storia del testo del NT e delle sue letture. Presenta le lingue della Palestina e del Medio Oriente nel I secolo, i manoscritti del NT, le traduzione greche dell’AT utilizzate dalle prime generazioni cristiane, le traduzioni antiche del NT e infine la storia delle letture del NT, dai padri fino al XX secolo, allorché si valorizza la narratologia e il ruolo del lettore. Studia infine i generi letterari presenti nel NT.

 

UN’OPERA

PER TUTTI

 

E. Cothenet (pp. 153-208) presenta il Vangelo di Matteo e, come avverrà per gli altri libri biblici analizzati, ne presenta un piano possibile di strutturazione, il contenuto teologico generale delle maggiori strutturazioni interne e l’analisi di alcuni brani importanti. Chiude una nota bibliografica (nella quale, come nelle altre presenti nel volume, sarebbe stato opportuno indicare la traduzione italiana di qualche opera, con l’eventuale integrazione di volumi in lingua italiana). Bernadette Escaffre studia il Vangelo di Marco (pp. 209-264), presentando varie strutture possibili, analizzando numerose pericopi, fra le quale emerge quella riguardante la morte del Battista, di cui si offre una lettura psicanalitica e una femminista. L’“apertura” teologica tratta dei titoli dati a Gesù nelle due parti del vangelo, l’itinerario dei Dodici, il segreto messianico. Odile Flichy (pp. 265-318) si sofferma sull’opera lucana (Lc-At), opera unica in due volumi. Ne stende una struttura letteraria complessiva, ne studia vari brani significativi della sensibilità lucana, presentandone le chiavi di lettura. Analizza infine tre aspetti teologici: Dio Signore della storia, il ruolo dello Spirito negli Atti degli apostoli, il compimento delle promesse di Dio a Israele. A. Marchadour (pp. 319-384) offre le linee direttrici per interpretare l’opera di Giovanni (presentando l’analisi di brani di Gv e 1Gv), sottolineandone le caratteristiche letterarie. E. Cuviller (pp. 385-446) analizza le lettere di Paolo e della tradizione paolina, mentre J.-P. Prévost chiude il volume (pp. 449-498) con lo studio dell’Apocalisse e la sua teologia decisamente pasquale, destinata a interpellare, rincuorare e a infondere speranza.

Numerosi riquadri fuori testo analizzano termini teologicamente rilevanti. Il volume si conclude con tre indici: riferimenti biblici, tematico, nomi propri. Scritta in modo piano, presentata ariosamente a livello editoriale, l’opera è destinata a un ampio spettro di lettori (studenti di teologia, gruppi biblici, catechisti, religiosi e presbiteri) e contribuirà certamente ad accrescere in loro un approccio serio alla Parola da tenere alta nella società odierna. Un ottimo regalo di Natale!

 

Roberto Mela

 

1 Debergé P. – Nieuviarts J., Guida di lettura del Nuovo Testamento, EDB, Bologna 2006 (ed. or. Paris 2004), pp. 528, € 58,00.