TESTIMONE DEL CORANO E DEL VANGELO
Nella coscienza cristiana cresce sempre più la
necessità di un dialogo franco e costruttivo con i credenti musulmani. Lo
stesso Benedetto XVI, nel suo discorso ai musulmani durante la Giornata della
gioventù, il 20 agosto 2005 aveva dichiarato: «Insieme – cristiani e musulmani
– dobbiamo far fronte alle numerose sfide che il nostro tempo ci propone. Non
c’è posto per l’apatia e l’inerzia e ancor meno per il partitismo e il
settarismo…Il dialogo interreligioso e interculturale tra cristiani e musulmani
è una necessità vitale da cui dipenderà in gran parte il nostro futuro».
Per addentrarsi nella sfida di un maturo dialogo
interreligioso è anche vero che necessitiamo di credibili strumenti di
reciproca conoscenza. In quest’ottica, segnaliamo il volume realizzato sotto la
direzione di padre Maurice Borrmans del pontificio Istituto di studi arabi e
d’islamistica (PISAI), edito dalla Jaca Book. Si tratta, come enunciato nel
titolo stesso, della presentazione di un testimone del Corano e del Vangelo.1
Il volume riporta il profilo biografico e il messaggio spirituale di P.
Jean-Mohammed Abd-el-Jalil (1904-1979) marocchino e musulmano, “giunto tardi
alla Chiesa”, come soleva definire la sua conversione al cristianesimo.
Divenuto francescano, dedicò tutta la sua vita e il suo insegnamento
all’Institut catholic di Parigi nel tentativo di “far comprendere l’esperienza
religiosa e le aspirazioni spirituali dei musulmani”. Colpito da un cancro alla
lingua, dovette abbandonare l’insegnamento, trascorrendo così gli ultimi quindici
anni della sua esistenza nella sequela umile e silenziosa del Cristo
crocifisso, sulle orme di san Francesco: «Faccio pratica di povertà – confidava
ad un suo amico domenicano – proprio in quel campo in cui il Signore sembra
avermi donato dei talenti da far fruttare [conferenze in arabo, francese,
tedesco, spagnolo e inglese; inoltre predicazione a contemplativi nelle stesse
lingue]» (p.46).
Sebbene siano trascorsi oltre venticinque anni
dalla morte di p. Jean-Mohammed Abd-El-Jalil, la sua testimonianza religiosa e
la sua proposta culturale ancora oggi è un essenziale punto di riferimento nel
dialogo interreligioso con i credenti di religione islamica.
Sono oltre cento le pubblicazioni di p.
Jean-Mohammed, tutte segnalate in calce al volume come appendice bibliografica.
OSPITI INTERIORI
DELL’ALTRO
Il volume è strutturato in dueparti. Nella
prima, si racconta l’uomo Jean-Mohammed: il suo itinerario intellettuale, il
percorso spirituale dall’ancoraggio alla fede islamica alla conversione al
cristianesimo. La sua storia e – come amava sottolineare – il suo stesso nome
indivisibile racchiudevano la vocazione indefessa al dialogo: «Parole come
“contro” o “anti” sono escluse dal mio vocabolario. Fin dal mio primo contatto
col Vangelo, ho ritenuto di dover prender sul serio le parole di Gesù, che ha
proclamato la sua venuta non per condannare, ma per salvare».
Indubbiamente è nella seconda parte del libro
dedicata al messaggio di p. Jean-Mohammed che vi possiamo scorgere pagine
profetiche e illuminanti «per un dialogo vero tra musulmani e cristiani».
Diventare “ospiti interiori dell’altro” perché
lo si ama, è il passo preliminare del dialogo e, possiamo dire, l’eredità
spirituale di questo umile testimone: «la fiducia genera fiducia tanto quanto
il sospetto genera il sospetto. In ogni caso, il vero dialogo non potrà
cominciare se i cristiani non persevereranno, a prezzo di qualunque sacrificio,
in questo sforzo di comprensione amorevole» (p. 70). Nei rimanenti capitoli
sono affrontati temi ancor oggi molto attuali: la formazione religiosa
nell’islam, la preghiera musulmana, l’islam e il Concilio, la questione
palestinese, francescanesimo ed islam, la professione di fede dei musulmani. Le
ultime lettere scritte da p. Jean-Mohammed , riportate alla fine del volume,
documentano il profondo senso dell’amicizia e la grande serenità che ha
attraversato la sua vita.
ITINERARIO
PARADOSSALE
Il libro è il respiro di un uomo che ha molto
amato tanto l’islam quanto il cristianesimo. Attraverso la lettura di questo volume
siamo introdotti nell’itinerario paradossale di un uomo che provoca il lettore
ad una presa di posizione. P. Borrmans, a mo’ di postfazione così commenta: «
Ci si potrebbe tuttavia domandare se p. Jean-Mohammed sia riuscito a realizzare
tutti i progetti accarezzati nel corso del suo paradossale itinerario. Parlando
di se stesso scrive che “l’autore, che crede di conoscere piuttosto bene e
dall’interno le due religioni, spera che un giorno gli verranno concessi
l’onore e la gioia di spiegare compiutamente e in modo sintetico e vivo i
problemi che pongono le affinità e le differenze che vi sono tra di esse”.
Questo onore e questa gioia non gli vennero concessi. Piuttosto un altro onore
gli venne concesso: quello di configurarsi come Francesco a Gesù crocifisso»
(p. 144).
Al lettore attento e umile è consegnata
l’eredità di questo grande maestro del dialogo, con l’impegno di costruire
ponti di dialogo e accoglienza.
Sergio
Rotasperti
1 ABD-EL-JALIL JEAN-MOHAMMED, Testimone del
Corano e del Vangelo, Jaca Book, Milano 2006, pp. 154, € 15,00.