TOCCANTE LETTERA
INVIATA AL PAPA
Pochi giorni
prima di essere barbaramente ucciso, don Andrea Santoro aveva inviato una
toccante lettera a Benedetto XVI. È stato lo stesso santo padre a rivelarlo nel
corso dell’udienza generale. “È uno specchio della sua anima sacerdotale - ha
detto -, del suo amore per Cristo e per gli uomini, del suo impegno per i
piccoli”. Pubblichiamo qui di seguito il testo integrale della lettera scritta
da don Santoro:
Roma 31 gennaio 2006
Santità,
le scrivo a nome di alcune signore georgiane della mia
parrocchia “Sancta Maria” a Trabzon
(Trebisonda) sul Mar Nero in Turchia. Me l’hanno dettata in turco, la traduco
come è uscita dalla loro bocca così gliela faccio avere in occasione della mia
venuta a Roma. Io sono don Andrea Santoro, prete “fidei
donum” della chiesa di Roma in Turchia, nella diocesi
di Anatolia, qui residente da 5 anni. Il mio gregge è formato da 8/9 cattolici,
i tanti ortodossi della città e i musulmani che formano il 99 per cento della
popolazione. Sarebbe lei santità, sia il vescovo della mia diocesi di partenza
(Roma) sia il vescovo della mia diocesi di arrivo dal momento che si tratta di
un “vicariato apostolico”. È a questo doppio titolo che le recapito la lettera
delle tre georgiane.
“CARO PAPA,
a nome di tutti i georgiani la salutiamo.
Da Dio chiediamo per te salute nel nome di Gesù.
Siamo molto contenti che Dio ti ha scelto come papa. Prega
per noi, per i poveri, per i miseri di tutto il mondo, per i bambini. Crediamo
che le tue preghiere arrivano dirette a Dio. I georgiani sono molto poveri,
hanno debiti, senza casa, senza lavoro. Siamo senza forze.
Viviamo in questo momento a Trabzon
e lavoriamo. Tu prega che Dio ci benedica e crei in noi un cuore nuovo e
pulito. Noi non dimentichiamo la vita cristiana e per i turchi cerchiamo di
essere un buon esempio nel nome di Dio, perché per mezzo nostro vedano e
glorifichino Dio.
Noi abbiamo molte cose da dire e da raccontare ma, Inshallah, se verrai a Trabzon
potremo parlare faccia a faccia. La tua venuta sarà una festa felice. Da Dio
chiediamo e auguriamo per te salute e pace e vita cristiana. Baciamo le tue
mani. Saremo contenti che tu ci risponda e ci mandassi una foto con la tua
firma.
Tu come papà comune prega per don Andrea e Loredana, che Dio
dia loro forza e a Trabzon per mezzo loro la chiesa
cresca e si moltiplichi.
Maria, Marina e Maria”.
A nome degli altri cristiani georgiani ti invitiamo a Trabzon per la tua prossima venuta a Novembre in Turchia.
Santità,
mi unisco a queste tre donne per invitarla davvero da noi. È
un piccolo gregge, come diceva Gesù, che cerca di essere sale, lievito e luce
in questa terra. Una sua visita, se pur rapida, sarebbe di consolazione e
incoraggiamento. Se Dio vuole... a Dio niente è impossibile.
La saluto e la ringrazio di tutto. I suoi libri mi sono
stati di nutrimento durante i miei studi di teologia. Mi benedica. E che Dio
benedica e assista anche lei.
don
Andrea Santoro.
Prete “fidei donum” della diocesi di
Roma in Turchia,
diocesi di
Anatolia, città di Trabzon sul Mar Nero,
chiesa di “Sancta Maria”