“NON NASCONDETE LA VOSTRA FEDE”

 

I vescovi austriaci, durante il “Pellegrinaggio dei popoli” al santuario mariano di Mariazell hanno letto un messaggio ai cattolici invitandoli a “mostrare Cristo agli uomini in Europa”.

 

Noi vescovi preghiamo tutti i cristiani affidati alla nostra cura pastorale: non nascondete la vostra fede! Non rimanete ai margini del cammino verso il futuro comune. Camminate insieme, pensate insieme, parlate insieme, lavorate insieme, cercate alleanze con tutti gli uomini di buona volontà. Ciascuno di voi può offrire qualcosa di prezioso...

 

1. Mostrare Cristo agli uomini

“Sarete miei testimoni” ha detto Gesù agli apostoli. Egli lo ripete anche a noi. Molte persone in Europa conoscono Cristo solo superficialmente oppure non lo conoscono del tutto. Noi siamo chiamati a mostrare loro il Cristo.

Lo incontriamo quando ci immergiamo profondamente nella sacra Scrittura, nella preghiera e nella celebrazione della liturgia. A questo scopo abbiamo bisogno di un conseguente esercizio. Negli ultimi anni purtroppo questo è stato spesso trascurato.

Se noi cristiani abbiamo davvero trovato Cristo, allora egli ci spingerà a condividerne con un numero maggiore possibile la gioia. Saremo cristiani missionari.

2. Imparare e insegnare a pregare

L’Europa sarà benedetta soltanto se ci saranno molti uomini che insieme o anche da soli pregano dando così una risposta di lode, di ringraziamento e di intercessione alla Parola che egli sempre di nuovo ci dice mediante la creazione e la redenzione. Le nostre comunità parrocchiali e le altre comunità devono diventare ancor più scuole di preghiera.

La santità e la bellezza quale partecipazione allo splendore di Dio devono nuovamente caratterizzare la liturgia.

 

3. ‑Moltiplicare e approfondire la conoscenza della fede

“Siate sempre pronti a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi”, leggiamo nella prima lettera di Pietro. Questa è una parola che vale anche oggi. In una società istruita è necessario che i cristiani abbiano a conoscere bene l’insieme della loro fede cristiana affinché nell’incontro con le altre religioni e modelli di vita siano presi sul serio ed essere all’altezza. Il Catechismo della Chiesa cattolica costituisce un importante aiuto per essere introdotti a una conoscenza approfondita della fede.

 

4. Porre dei segni

Ogni giorno la gente delle nostre regioni sono invasi da una marea di parole e di immagini. Solo poco di tutto questo parla di Dio e della Chiesa. In quanto cristiani possiamo tuttavia contrapporre a tutto ciò dei segni positivi, non nascondendo il crocifisso nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro, non trascurando la preghiera a mensa e il discorso su argomenti religiosi. Il segno della croce e altri simboli e riti cristiani hanno il loro posto anche nell’ambito privato e pubblico. Noi cooperiamo molto in quanto cristiani al benessere della nostra società civile. Il cristianesimo è nel suo insieme un enorme forza di misericordia sul piano mondiale e merita perciò il rispetto e la riconoscenza della società civile.

 

5. Custodire la cultura della domenica

La domenica il più possibile libera dal lavoro come giorno comune di maggiore riposo è un grande bene, che se andasse perso costituirebbe un grave danno per l’intera società. Per noi cristiani la domenica è giorno sacro. È il giorno della celebrazione davanti a Dio e con Dio, giorno del ringraziamento per la creazione e la redenzione e il giorno della famiglia. Dobbiamo cercare alleanze e collaborare contro lo svuotamento della domenica.

 

6. Proteggere e sviluppare la vita

I cristiani convinti sono amici della vita umana e tutte le sue dimensioni: amici della vita nata e non nata, di quella sviluppata e di quella impedita, della vita terrena e celeste. Dobbiamo pertanto impegnare la mente, il cuore e le mani per proteggere l’uomo e il suo ambiente. La nostra particolare attenzione andrà al matrimonio e alla famiglia. Sono questi i fondamenti indispensabili della società e della Chiesa. Il numero esiguo di bambini nelle nostre regioni è uno dei più grandi problemi dell’Europa. Noi difendiamo in maniera inequivocabile l’ideale di un matrimonio e di una famiglia stabili e cooperiamo con l’aiuto alla sorte di quelle il cui stabile rapporto è stato infranto.

 

7. ‑Promuovere la solidarietà in Europa e nel mondo

... chiediamo a tutti i cristiani a noi affidati: continuiamo il cammino intrapreso nel nostro continente, in seno alla comunità cristiana ecumenica e all’intera umanità. Ci accompagni il ricordo della venerata immagine di Mariazell.