NELL’EUCARISTIA
L’IDENTITÀ CRISTIANA
La Chiesa italiana è già mobilitata per
il congresso eucaristico nazionale, che si celebrerà a Bari dal 21 al 29 maggio
2005 e Giovanni Paolo II ha proclamato l’anno prossimo come «anno
dell’Eucaristia» (ottobre 2004 – ottobre 2005) con la lettera apostolica Mane
nobiscum Domine, pubblicata il 7 ottobre.
È facile prevedere che attorno
all’Eucaristia si concentreranno nei prossimi mesi l’attenzione e le iniziative
pastorali. Ed ecco in libreria uno strumento a cui attingere abbondantemente,
perché ricco di contenuti e articolato nella loro presentazione: l’Enciclopedia
dell’Eucaristia.1
È un volume bello e consistente, nel
quale 82 collaboratori di 20 paesi espongono la molteplicità dei modi con cui
il cristianesimo ha espresso lungo la storia la sua fede nell’Eucaristia. Nel
panorama che emerge, anche solo dall’indice del volume, si percepisce subito
che molteplicità qui è sinonimo di ricchezza, perché il lettore viene messo di
fronte a un dato fondamentale: il riferimento all’Eucaristia va di pari passo
con l’affermazione dell’identità cristiana. Attraverso un itinerario nella
storia e nelle culture, il volume accompagna il lettore dall’affermazione dei
primi martiri cristiani («senza Eucaristia non possiamo vivere») fino alle
recenti acquisizioni comuni sull’Eucaristia cui sono giunte le Chiese cristiane
in forza dell’ecumenismo e alle prospettive pastorali specifiche con cui le
varie Chiese costruiscono la propria pastorale attorno all’Eucaristia (la parte
conclusiva dell’Enciclopedia è dedicata in singoli capitoli a «l’avvenire dell’Eucaristia
visto dall’Africa», «visto dall’America del nord», «visto dall’America latina e
dai Carabi», «visto dall’Asia», «visto dall’Europa», «visto dall’Oceania»). Il
primo pregio del volume consiste proprio nell’affermare la identità cristiana
attraverso l’approfondimento del binomio cristianesimo-eucaristia.
Aver scelto la prospettiva storica
nella proposta del tema ha inoltre il grande vantaggio di far capire al lettore
l’intenzionalità propria con cui nel vissuto della Chiesa si è sviluppata la dottrina
eucaristica e si sono sviluppate le varie forme di liturgia, di culto e di
devozione. La lettura dall’interno di tutte queste forme permette una corretta
interpretazione ed anche un eventuale recupero per l’arricchimento dell’oggi. È
evidente l’importanza di questo processo di interpretazione e di recupero del
passato per la teologia, la spiritualità e la pastorale.
Il volume si articola in
un’introduzione, tre parti, un’appendice e 80 pp. di indici.
Già l’introduzione dice come la
prospettiva propria del volume sia nel concatenamento tra
teologia-spiritualità-pastorale. In essa infatti il card. Godfried Danneels di
Malines-Bruxelles presenta l’Eucaristia facendo riflettere su quattro quadri:
la lavanda dei piedi, l’ultima cena, il tradimento di Giuda, il discorso di
addio. Si noterà che non compaiono riferimenti classici, come il sacrificio, ma
essi sono presenti, filtrati attraverso una forte raffigurazione biblica e
antropologica, certamente molto eloquente alla sensibilità e alla cultura
contemporanee.
La prima parte è intitolata
«L’Eucaristia e la coscienza religiosa dell’umanità». Il riferimento così ampio
(«la coscienza religiosa dell’umanità») con cui viene enunciato il tema, lascia
intendere che l’Eucaristia è significativa anche oltre la tradizione e la
identità cristiana. E difatti in questa parte vengono sviluppati «l’approccio
antropologico all’Eucaristia», «il sacrificio nell’antico vicino Oriente»,
«l’Eucaristia nell’Antico Testamento» e «i pasti sacri nel giudaismo di epoca
ellenistica».
La seconda parte, «l’Eucaristia nella
storia», si apre con una trattazione su «l’Eucaristia nel Nuovo Testamento» e
si conclude con «rilettura della storia dal 1250 al 2000», dunque da Gesù alla
Chiesa contemporanea. Un arco così lungo è coperto da 14 capitoli, che
approfondiscono il tema in successione cronologica. Inizia Enrico Mazza2 con
«dalla cena del Signore all’Eucaristia della Chiesa» e le trattazioni
continuano sia con attenzione cronologica, per grandi periodi (dalle origini
alla fine del IV sec., dalla fine del IV sec. a tutto il X sec., ecc.), sia
introducendo il tema dell’esperienza plurale delle Chiese (l’Eucaristia a
Bisanzio dall’XI al XV sec. l’Eucaristia in oriente dal 1543 a oggi), sia
affrontando il tema della divisione prima e dell’ecumenismo poi (l’Eucaristia
dal 1300 al 1550: le riforme e la Riforma).
L’interpretazione che via via viene
proposta per i singoli periodi è efficacemente allusa nei titoli, come ad es.,
«l’Eucaristia nel XVII sec.: il modello tridentino»; « l’Eucaristia nel XVIII
sec.: il tempo delle occasioni perdute», «l’Eucaristia nel XIX sec.: i preludi
del movimento liturgico, l’espansione del movimento eucaristico»; «l’Eucaristia
nel XX sec.: il tempo del rinnovamento». L’interpretazione sintetica
dell’intero periodo è fatta a due voci: Enrico Mazza per la storia dal 30 al
1250 e Jean Comby per la storia dal 1250 al 2000.
La Terza Parte è dedicata a
«l’Eucaristia oggi» e comprende 60 capitoli per complessive 480 pagine! È in
questo «oggi» che il volume dispiega maggiormente la ricchezza tematica,
celebrativa ed ecumenica, del tema. Si va da prospettive teologiche (senso e
dinamica della celebrazione eucaristica, la comunione alla Pasqua del Signore,
inculturazione ed Eucaristia, immagini del mistero eucaristico) a prospettive
pastorali (per una pastorale eucaristica, l’arte e la celebrazione eucaristica,
significato e pratica della concelebrazione, donne ed Eucaristia, bambini e
celebrazione dell’Eucaristia, pastorale della domenica, l’Eucaristia della
domenica e durante la settimana), da problemi aperti (celebrazioni domenicali
in assenza di presbitero: giustificazione teologica e pastorale, e poi
ricognizione nelle regioni di lingua tedesca, in Brasile, Canada, USA, Francia;
i divorziati risposati e l’Eucaristia; la messa alla televisione e alla radio)
alle celebrazioni per categoria (messa per e con i disabili, la comunione ai
malati, celebrazione con immigrati e stranieri, catechesi dell’Eucaristia per i
bambini, una catechesi proposta ai giovani, agli adulti), dal rapporto tra i
sacramenti (la trilogia di battesimo-confermazione-Eucaristia, il vescovo primo
liturgo dell’Eucaristia, Eucaristia e ministero presbiterale, Eucaristia e
penitenza, matrimonio ed Eucaristia) a illuminanti rassegne ecumeniche (la
tradizione ortodossa, quella protestante, la teologia soggiacente alla santa
Cena nella Chiesa luterana, nella Chiesa riformata, nella Chiesa metodista,
battista) o interreligiose (il sacrificio nell’induismo, contributi possibili
del buddismo zen, il sacrificio nell’islam).
E se qualcuno volesse approfondire
qualche “suo” tema o risolvere qualche vuoto informativo? La scelta della
successione storica non è una difficoltà per un uso tematico? In realtà
l’Enciclopedia dell’Eucaristia è utilizzabile anche come vocabolario. Infatti
la parte degli indici è stata concepita per quanti hanno bisogno di ricorrere
al volume come a un Dizionario che risponde a interrogativi e dà informazioni
immediate. Il Glossario è costituito da 92 voci, le Notizie eucaristiche
dell’Antichità, del Medioevo, e dell’Epoca Moderna presentano 121 schede,
l’Indice tematico rimanda a 360 soggetti, e l’Indice dei nomi registra circa
1100 presenze. Ciascuno può dunque soddisfare i suoi interrogativi, costruire
suoi itinerari, approfondire il suo tema, per lo studio, la riflessione, la
conferenza o l’omelia.
Alfio Filippi
1 Eucharistia. Enciclopedia
dell’Eucaristia, sotto la direzione di Maurice Brouard, EDB, Bologna 2004, pp.
976, € 78,00. Il comitato scientifico dell’enciclopedia è costituito da Paul De
Clerck, Enrico Mazza, Jean-Marie Roger Tillard, Philippe Lécrivain. E fa
piacere sottolineare la presenza in questo comitato di un autorevole studioso
italiano, come don Enrico Mazza.
2 Segnaliamo i suoi contributi
fondamentali alla comprensione dell’eucaristia: Le odierne preghiere
eucaristiche, 2 voll. per complessive pp. 592, EDB 21991; L’idea di sacrificio.
Un approccio di teologia liturgica, pp. 160, EDB 2002; La celebrazione
eucaristica. Genesi del rito e sviluppo dell’interpretazione, pp. 336, EDB 2003.