BREVE CORSO

SULLA VITA CONSACRATA

 

Nonostante il titolo,1 che può far pensare a qualche cosa di arido, siamo in presenza di pagine godibili e invitanti, dove la lunga esperienza di vita e di insegnamento permettono all’autore di dire l’essenziale in forma chiara e piacevole. «Per entrare nel mistero della vita consacrata, un mistero che nasconde intense vicende interiori, sarebbe necessario ripercorrere la sua lunga storia – iniziata con il fascino di Cristo e continuata dall’opera dello Spirito – [...] Questo non solo perché la vita consacrata è vita vissuta, prima di essere teologia o spiritualità o regolamentazione canonica, ma soprattutto perché non esiste una forma unica o ideale di vita consacrata» (p. 5).

 

TEOLOGIA E SPIRITUALITÀ

NELLA STORIA

 

La prima parte del libro è dedicata alla storia, per presentare tutta la ricchezza teologica e spirituale sviluppata e trasmessa dalla vita religiosa. La rivisitazione storica tuttavia non è centrata sui fatti o sui personaggi, ma è una presentazione ragionata delle teologie e delle spiritualità accumulate nei secoli.

E se da una parte viene messo in risalto l’enorme patrimonio di esperienze spirituali della vita consacrata, dall’altra, ancorando appunto la riflessione alla vita, viene evitato il pericolo sempre in agguato di fare una trattazione ideologica della vita consacrata.

Possono così essere passate in rassegna le teologie e le spiritualità del monachesimo nel primo millennio, quali ad esempio quelle del deserto, del martirio, dell’imitazione degli apostoli, della vita angelica, del segno escatologico, delle due vie.

Entrando nel secondo millennio emergono le teologie e spiritualità dei tre consigli evangelici, dello stato di perfezione, della vita mista. Mentre dopo la riforma vengono elaborate le teologie e le spiritualità della missione, della vita diaconale, del fondatore e, più vicini a noi, della laicità consacrata.

Interessante e utile ci sembra l’aggancio continuo con l’esortazione apostolica Vita consecrata, che appare in tal modo come il punto di arrivo e di convergenza di una corrente di santità millenaria, dalle molteplici realizzazioni e tematizzazioni.

La lettura di queste pagine scorrevoli e agili è arricchente, anche perché esse presentano provocazioni essenziali che stimolano il desiderio d’ulteriore approfondimento.

 

CONCILIO

E POSTCONCILIO

 

Particolarmente nuova è la breve e densa trattazione della vita consacrata nel concilio Vaticano II e negli anni agitati del postconcilio. Una trattazione utile anche per comprendere molte cose del momento attuale.

La rivisitazione storica si conclude con la presentazione della esortazione apostolica Vita consecrata, fatta da una mano sicura che sa evidenziare i nodi essenziali e le problematiche soggiacenti, non sempre e non da tutti colti nel giusto modo, anzi spesso banalizzati o distorti.

La seconda parte è dedicata a una visione sintetica della vita consacrata «quasi un catechismo elementare e una pista per ulteriori approfondimenti».

Le pagine sull’approccio scritturistico sono limpide e convincenti: la vita consacrata prima di formarsi su alcune parole di Gesù, si basa su Gesù Parola, venuto a noi nella forma di vita povera, casta e obbediente. Ma ci sono anche gli altri approcci sia quelli tradizionali, sia quelli evidenziati dalla più attenta esegesi contemporanea.

L’approccio teologico è una esplicitazione e un’applicazione della teologia del Vaticano II e di Vita consecrata. Di questo documento sono messi in risalto le chiarificazioni e i progressi teologici, frutto anche del dibattito sinodale e delle richieste e delle sollecitazioni pervenute nel sinodo dei vescovi da tutte le realtà ecclesiali ivi rappresentate.

L’autore si mantiene sul terreno sicuro dell’insegnamento della Chiesa, sui punti più controversi quali l’identità della vita consacrata, i consigli evangelici, gli stati di vita, per i quali sembra giunto il momento di approfondire e assimilare la ricca dottrina offerta dalla Chiesa, prima di addentrarsi in percorsi personali.

Più attenti all’attualità sono i capitoli dedicati alla missione e ai singoli consigli evangelici, con continui riferimenti alle difficoltà, alle sfide e alle opportunità che vengono dal momento attuale. Pur senza nascondersi i seri problemi che il presente pone alla vita consacrata, queste pagine fondano una motivata speranza per l’oggi e per il futuro. Conclude un agile capitolo sulla vita fraterna in comunità.

 

Questo in breve il contenuto. Ma il libro, che non pretende di essere un trattato esauriente, ma una presentazione sintetica del grandioso fenomeno della vita consacrata, verrà letto con gusto, come già detto, anche perché si mantiene sempre aderente alla realtà. Siamo in presenza di pagine che, una dopo l’altra, aiutano a crescere nella stima e nell’amore alla vita consacrata, dove realismo e indicazioni delle mete sono costantemente animate da una convincente spiritualità.

A chi può essere utile un’opera del genere?

Prima di tutto ai destinatari per cui è stata originariamente pensata: gli alunni dei brevi corsi di vita consacrata che alcuni seminari diocesani inseriscono nel curriculum degli studi teologici. (L’a. ha offerto questo corso proprio agli studenti di teologia del Seminario diocesano di Brescia). Inoltre sarà di grande utilità per la formazione permanente delle persone consacrate, qualora si volessero riprendere gli elementi fondamentali della vita consacrata, per una revisione d’insieme.

Formatori e persone in formazione troveranno un sussidio completo nella sostanza senza che sia scoraggiante per mole o per verbosità. Già le precedenti opere di P.G. Cabra avevano fornito ampiezza di dottrina e soprattutto una rivisitazione degli aspetti più affascinanti perché più veri della vocazione e della missione della vita consacrata. E sono ancora di grande aiuto sia per il discernimento che per l’accompagnamento delle nuove vocazioni. Queste pagine hanno il vantaggio di una completezza pur nella brevità, appetibili anche per chi volesse avere una prima idea globale della vita consacrata, vista come vita e come elemento essenziale della vita della Chiesa.

La sicura dottrina e lo stile accattivante possono riavvicinare anche i più tiepidi estimatori di questo peculiare genere di vita, considerato a volte e a torto, il parente povero (solo teologicamente?) nell’attuale congiuntura ecclesiale.

Un’opera che rafforza il senso di identità e di appartenenza nelle persone consacrate, senza coltivare sensi di superiorità o di inferiorità. «L’insistenza sull’identità della vc è per rendere coscienti le persone consacrate e l’intero popolo di Dio della dignità e della missione della vc e quindi della sua importanza nella Chiesa. La sua nobiltà è quella della croce, nobiltà a cui tutti sono invitati e alla quale essa invita. L’esaltazione della vc appartiene all’esaltazione della croce del Signore Gesù: nulla di più umiliante, nulla di più divinizzante!» (p. 173). P. Cabra insiste con il consueto entusiasmo sul sentirsi responsabili di una grande storia da continuare, storia che, appunto perché non è mai stata facile, è stata una “folle corsa”, che ha animato e sostenuto il cammino di intere generazioni e di persone mosse dall’amore del Signore.

 

C. F.

 

1 P.G. CABRA, Breve corso sulla vita consacrata, Queriniana, Brescia 2004, pp. 272, € 17.