UN TEMPO E UN LIBRO PER CONOSCERE L’ISLAM
Se nel 1984 risultava costantemente in crescita nell’area linguistica
tedesca – come scrivono i professori Werner Ende e Udo Steinbach nella loro
premessa a questo libro1 del quale hanno curato la prima edizione – «la cerchia
di coloro che mostrano interesse per l’islam», ciò può asserirsi a maggior
ragione oggi per tutte, si può dire, le aree linguistiche d’Europa e italiana
in particolare. Allora infatti si guardava un po’ da lontano a un avviato
processo di re-islamizzazione, intenzionato a «rendere di nuovo l’islam il
fondamento dell’ordine politico, sociale ed economico del “mondo islamico”»; ma
oggi assistiamo anche a diffusi fenomeni più concretamente preoccupanti, entro
quel processo, di quelli che motivavano l’attenzione verso l’islam allorché del
libro di cui parliamo venne pubblicata nel 1993 la prima edizione italiana.2
È un fatto, tuttavia, che non soltanto il mondo islamico ma ancor prima
l’islam in se stesso ci rimane in massima parte sconosciuto e si può dire anche
ostico, mentre sappiamo che – specialmente se si vuole sostenere o contribuire
ad attuare un dialogo costruttivo con quel mondo o con determinate sue espressioni
– dobbiamo entrare con intelligenza nelle pieghe molteplici della realtà-islam,
possibilmente in tutta la sua mappa sterminata e diversificata di presenza nel
mondo.
Ritorna a tale scopo quanto mai a proposito questa riedizione di L’islam
oggi, il quale intende assolvere – scriveva e ribadisce oggi il curatore nella
premessa all’edizione italiana – a «un duplice compito: un compito pratico per
chi vuole conoscere il mondo dell’islam senza pregiudizi di qualsiasi tipo e
senza stereotipi letterari; e la conoscenza è la base del dialogo. Il secondo
compito è piuttosto teorico per chi, dopo un primo approccio, vuole continuare
ad analizzare questo mondo in maniera più approfondita».
NEL LABIRINTO
DELL’ISLAM
Ha curato l’edizione italiana del volume il prof. Agostino Cilardo –
docente di istituzioni giuridiche e sociali del mondo musulmano e di diritto
musulmano presso l’Istituto universitario orientale di Napoli – il quale
premette alle tre parti molto articolate in cui l’esposizione della materia è
strutturata uno sguardo intenso e nitido ai fini di una prima conoscenza
globale sulla Comunità islamica. Questa è per eccellenza la umma, comunità
religiosa intesa dai teologi musulmani come distinta e diversa da altre
comunità religiose, e il cui concetto presente nel Corano «è stato
ulteriormente precisato durante e dopo la vita di Muhammad» attraverso numerose
e diverse elaborazioni teoriche.
Un profilo storico dell’islam, quanto a storia politica intrecciata con
quella religiosa, è tracciato nella prima parte del volume, nella quale
troviamo anzitutto le linee fondamentali della teologia islamica e della storia
del territorio dove tale teologia ha trovato luogo, dalle origini, nei primi
decenni del VII secolo, con l’attività di Muhammad/Maometto nella penisola
araba; troviamo poi un quadro delle caratteristiche dell’islam sunnita (dal
termine sunna = uso, consuetudine, per cui un sunnita è una persona che cerca
di vivere fedelmente secondo le usanze islamiche); e, benché non molto diverso
dal sunnita sul piano religioso, dell’islam shiita (dal termine shi = partito,
di ispirazione coranica ma con riferimento al partito di Alì, cugino e, dopo
averne sposato la figlia Fatima, genero di Muhammad).
Uno spazio consistente trovano inoltre, nella prima parte, i movimenti
riformisti islamici dal XVIII al XX secolo e il ruolo dell’islam nella storia
recente nonché una presentazione particolareggiata dell’area di espansione
territoriale della religione islamica: in Africa, in Asia, in Europa e in
America, con cifre relative alla presenza musulmana in ciascuna regione
geografica di ciascun continente.
A tale ricostruzione storica, fondamentale per una prima comprensione
dell’islam nel suo sviluppo temporale, fa seguito una ricca seconda parte
intitolata Il ruolo politico dell’islam nel presente, che contiene i termini
del dibattito intraislamico sul moderno ordine socio-economico in corso dalla
metà del sec.XIX; le linee di tendenza dello sviluppo del diritto (di famiglia
ed ereditario, patrimoniale e penale), seguite da una panoramica sulla
posizione dell’islam e del diritto islamico nei vari stati; le posizioni
dell’islam della diaspora in Europa e in America; i gruppi islamici militanti,
compreso quello più antico e più noto dei fratelli musulmani, le confraternite
mistiche e le espressioni popolari dell’islam, le sette e i gruppi particolari
come gli ismailiti, i drusi e altri.
Hanno inoltre, in questa parte, un posto significativo in ordine a una
conoscenza aggiornata le organizzazioni islamiche internazionali, formatesi a
seguito dell’idea di un congresso di tutto l’islam, presa in considerazione
nella seconda metà del 1800 dai rappresentanti dell’islam riformista.
CIVILTÀ
E CULTURA ISLAMICA
I musulmani – leggiamo nel primo capitolo della terza parte del libro
(Islam e autoaffermazione culturale) – «si trovano, proprio come i cristiani,
in una complessa tradizione culturale alla cui formazione non ha contribuito
solo la religione, ma una pluralità di forze storiche. Le loro caratteristiche
culturali di gruppo perciò emergono, considerate obiettivamente, non solo dalla
loro appartenenza religiosa, ma dalla partecipazione di un intero coacervo di
differenti fattori permeati di cultura»: tra i quali anche quelli provenienti
dal confronto con la civiltà tecnico-industriale dell’Europa moderna, dalla
quale l’islam avverte variamente una minaccia alla propria identità.
Prendendo avvio, pertanto, dal problema di come l’islam potrebbe affermare
il proprio io diventato storico nella trasformazione culturale determinata
dall’occidentalizzazione, questa parte approfondisce i problemi relativi a
situazioni anch’esse concretamente proiettate sull’oggi: l’islam e le
tradizioni locali, le idee e le pratiche sincretistiche specialmente, ad
esempio, in Africa e in Indonesia; gli idiomi islamici nelle lingue dei popoli
musulmani; l’islam quale si riflette nella letteratura contemporanea dei popoli
islamici; l’architettura e l’arte figurativa con le loro funzioni nel presente:
un presente sempre in continuità col passato pur con le varianti recepite
durante i percorsi storici.
Degna di rilievo l’accuratezza della trattazione in tutte le sue parti
firmate da numerosi specialisti e l’armonica accessibilità del linguaggio,
nonché l’utilità degli strumenti per l’approfondimento auspicato dal prof.
Cilardo: una vasta bibliografia, gli indici analitico, dei nomi di persona e
dei nomi geografici e le indicazioni per la trascrizione e la pronuncia
dell’alfabeto arabo.
Z.P.
1 ENDE W.-STEINBACH U. (a cura di), L’islam oggi, EDB/ Economica, Bologna
2004, pp.1.051, € 26,00.
2 Cf. Testimoni 6/1994,30.