LE MISSIONARIE DELL’IMMACOLATA
Il 14 agosto 1941 padre Massimiliano Kolbe, frate francescano conventuale, muore dopo aver offerto spontaneamente la propria vita per risparmiare quella di un prigioniero condannato a morte nel bunker della fame, nel campo di concentramento nazista di Auschwitz. Viene ucciso con un’iniezione, poi viene bruciato. Il grande tesoro della sua eredità spirituale e apostolica non riusciranno a sopprimerlo; dalle sue ceneri, sparse nel vento, si diffonde in tutto il mondo la sua testimonianza di vita fatta di amore incondizionato verso il prossimo e di atteggiamenti concreti di carità e perdono.
Identità
Nel solco della ricca spiritualità mariana-missionaria di san Massimiliano, sotto la guida di padre Luigi Faccenda, francescano conventuale, nasce a Bologna nel 1954 la Famiglia consacrata delle Missionarie dell’Immacolata – Padre Kolbe: un istituto secolare i cui membri vivono la chiamata universale alla santità e alla missione mediante la professione dei consigli evangelici di castità, povertà e obbedienza e l’offerta totale all’Immacolata.
L’appartenenza all’istituto si esprime in una pluralità di forme: le missionarie possono vivere nella famiglia di origine o da sole o in gruppi di vita fraterna, nelle case dell’Immacolata; tutte sono ugualmente consacrate e inviate per essere anima e fermento, nella Chiesa, nella società e nel proprio ambiente.
Dal 1988 l’istituto comprende anche membri aggregati, i Volontari dell’Immacolata – Padre Kolbe, laici o chierici che tendono alla perfezione evangelica condividendo la spiritualità e missione specifiche dell’istituto, mentre nel 1997 in Brasile ha avuto inizio il ramo maschile: i Missionari dell’Immacolata – Padre Kolbe.
Il carisma mariano-missionario
La totale appartenenza all’Immacolata è il centro e il cuore della spiritualità di questa famiglia consacrata: il desiderio è quello di tenere viva la presenza di Maria nel mondo e vivere il vangelo sulle sue orme, nelle varie situazioni in cui ci si trova ad operare.
Nel loro apostolato, personale o comunitario, le Missionarie sono chiamate principalmente a tener vivo il «senso» di Maria: sia comunicando la dottrina che presenta la Madonna inserita nel mistero di Cristo e della Chiesa; sia proponendo l’imitazione di Maria, pellegrina nella fede, sia invitando i fratelli a prenderla nella propria vita, per ascoltare il suo materno insegnamento e il suo perenne invito a «fare tutto quello che Gesù richiede»; sia infine educando a invocarla con la preghiera della liturgia e gli esercizi di pietà mariana, arricchiti e consolidati da una sana teologia. E questo con tutti i mezzi possibili, per contribuire alla formazione cristiana delle coscienze, alla nuova evangelizzazione dei popoli e alla missione ad gentes, secondo le necessità del mondo contemporaneo.
A servizio dell’uomo
La volontà di essere «nel mondo», per la salvezza del mondo, il desiderio di porsi al servizio dell’uomo in ogni ambiente e classe sociale, seguendo l’esempio di Maria «stella dell’evangelizzazione», hanno condotto l’istituto a un’apertura missionaria senza frontiere: oltre all’Italia, anche Argentina, Brasile, Bolivia, Stati Uniti, Polonia, Lussemburgo: in ogni paese una risposta concreta alla povertà spirituale, morale e anche materiale di molte persone.
Nella scelta delle forme apostoliche è posta un’attenzione particolare alle esigenze dei tempi, dei luoghi, delle varie mentalità e culture. L’istituto non esclude alcun campo d’azione per il proprio operato apostolico, vi sono tuttavia diverse attività che, ormai collaudate dall’esperienza e ripetutamente sollecitate dalle esigenze dei tempi, costituiscono il modo specifico in cui opera per l’evangelizzazione e condivide la propria spiritualità: l’annuncio della parola di Dio, con la catechesi, le missioni parrocchiali, rurali o cittadine; gli incontri familiari, che portano al contatto e al colloquio con tutte le persone della famiglia stessa, anche con coloro che si sono allontanati dalla fede; l’animazione di centri di spiritualità e di preghiera, corsi di esercizi spirituali, convegni e incontri a carattere formativo per le varie categorie di persone, in particolare per i giovani; corsi di aggiornamento e di cultura mariana. Ancora, la presenza animatrice nella scuola, nel mondo del lavoro, in settori e posti di responsabilità sociale ed ecclesiale, specialmente attraverso le missionarie che vivono in famiglia e i volontari.
Rientra nelle scelte apostoliche preferenziali dell’istituto l’uso più ampio dei mass media, in particolare con la preparazione e diffusione della propria stampa periodica ed editoriale nelle varie lingue, la preparazione e trasmissione di programmi radio, l’uso di Internet, adeguando tali mezzi alla cultura e alle necessità dei singoli Paesi.
Missionarie come Maria, attente ai segni dei tempi e alle necessità del mondo; operanti dentro la realtà di popoli e culture diverse, per essere riflesso della bontà, della misericordia, della tenerezza di Dio: è questo lo spirito che anima le missionarie e che ogni giorno le rimette in cammino!