IL PANE DELLE CREATURE � DONO DEL PADRE
Chiamati a condividere il pane con i fratelli che non
godono di questo frutto
della terra, siamo responsabili con Dio del suo dono.
Il pane non � solo al cuore della storia dell�umanit�, ma
anche della storia di Dio con l�umanit�, dunque della storia di salvezza.
Questo emerge bene dal Salmo 136, un inno di lode che contiene 22 versetti
(tanti quante le lettere dell�alfabeto ebraico), che formano il �corpo� di tale
salmo e narrano l�intervento di Dio nel mondo della creazione, nell�esodo e nel
dono della terra.
Ogni versetto � scandito da un ritornello, che pone
l�amore di Dio, la sua fedelt�, la sua cura, la sua sollecitudine fedele per
l�uomo e per il mondo come il luogo originario e fontale dell�agire di Dio
nella storia (�perch� eterna � la sua misericordia�).
L�intera storia di Dio con l�uomo manifestata nella
creazione e nella storia � storia di salvezza, cio� storia dell�amore di Dio
verso l�uomo, e l�unica economia della grazia di Dio verso il mondo. E tutta
questa storia narrata al passato (�egli ha creato i cieli�, �ha guidato il suo
popolo nel deserto�) sfocia nell�affermazione, al presente, del dono del pane a
ogni carne.
Dio �d� il pane a ogni carne�: questo pane che chiude il
salmo appare la sintesi, la ricapitolazione, l�attuale e costante memoriale di
tutte le opere salvifiche di Dio, la sintesi della storia di salvezza. Il dono
del pane � la quotidiana epifania dell�amore di Dio. S�, Dio � colui che d� il
pane alla creatura. Questo � il nome di Dio!
Il pane, questa realt� umanissima, ha per la Bibbia un
rapporto strettissimo con Dio. Il pane che viene dalla terra e dal lavoro umano
� in profondit� dono di Dio.
La terra, infatti, � di Dio e su di essa i figli di
Israele sono solo �stranieri e pellegrini�, sono �residenti temporanei�, non ne
sono i proprietari ma solo i beneficiari. Riconoscere che Dio d� il pane e
invocare ogni giorno �dacci il nostro pane� significa confessarsi ospiti sulla
terra, stranieri; e questo non nel senso che al credente biblico �non basti la
terra�, ma nel senso che in essa egli vive nello statuto dell�ospite ospitato,
di colui che accoglie l�invito e riconosce la liberalit� dell�ospite ospitante.
Per questo il mangiare � segnato, nella tradizione
ebraica e cristiana, da una preghiera di benedizione e di lode in cui si rende
grazie a colui che conserva in vita la sua creazione e salva le proprie
creature donando loro il pane. Dice la benedizione ebraica prima del pasto:
�Benedetto tu, Signore, re del mondo, che fai uscire il pane dalla terra�.
L�eucharist�a, il ringraziamento a Dio prima dei pasti,
confessa che tanto la vita quanto il senso della vita, sintetizzati nel simbolo
del pane che unisce e pone in relazione le persone, sono dono di Dio. La stessa
manna che dona al popolo nel suo cammino verso la terra promessa non � in fondo
un �altro pane�, ma la rivelazione del senso profondo del �pane ordinario� come
�pane donato�. Questo orizzonte teologico ha come corrispettivo l�atteggiamento
umano della riconoscenza, nel senso di una conoscenza nuova in cui l�uomo si
coglie all�interno della gratuit� di Dio e che lo porta a immettersi nella
gratitudine, nell�eucaristia.
� l�azione di grazie che media il rapporto del credente
con il mondo, sottraendolo alla tentazione dell�abuso, dell�idolatria, del
possesso, dell�accaparramento. Questo atteggiamento eucaristico � atteggiamento
antiidolatrico, ed � la fonte della fratellanza e della giustizia.
L�orante che chiede �dacci oggi il nostro pane� si
rivolge al Padre non solo suo ma di tutti: il figlio che chiede il pane al
Padre non pu� dimenticare chi ne � sprovvisto, pena la smentita del �Padre
nostro� cui si rivolge! Ecco qui che l�indicativo di Dio diviene imperativo
dell�uomo: chiedere il pane a Dio comporta entrare nella responsabilit� per chi
pane non ha. Dio, infatti, dona il pane all�uomo ma anche tramite l�uomo. Al
pane donato da Dio corrisponde il pane condiviso dall�uomo.
Facendosi donazione, l�uomo porr� le basi per la
com-munitas, il luogo di relazioni reciproche e di scambio, di gratuit� e di
donazione di s� agli altri. Criterio e fondamento di questa donazione e di
questa comunit� � Cristo stesso nel suo adempiere la storia di salvezza e
dunque la storia del pane come dono di Dio all�umanit�. Nel pane eucaristico il
credente vede il sacramento della donazione di Cristo e la ri-significazione in
Cristo della realt� della sua vita e del mondo. Altrimenti detto: Ges� � il
vero pane in quanto consente al pane delle nostre tavole e delle nostre terre
di essere ci� che veramente � chiamato a essere secondo l�intenzione del
Creatore: donazione e ridonazione.
Enzo
Bianchi
da Il
pane quotidiano, in AA.vv., Il Padre nostro, EDB.