PIANO DI INTERVENTO CARITAS IN IRAQ

 

Le normali attività della Caritas in Iraq sono state sospese durante il periodo dei bombardamenti poiché le condizioni di insicurezza non avrebbero permesso la loro regolare esecuzione. Il lavoro durante il periodo della guerra è consistito in:

– assistenza ai feriti di guerra;

– cure mediche ai feriti non da guerra;

– distribuzione di medicine e attrezzature sanitarie di pronto intervento ai centri Caritas.;

– distribuzione di medicine e attrezzature sanitarie agli ospedali selezionati;

– distribuzione di alimenti supplementari destinati al Well Baby Program (Programma alimentare per bambini denutriti, donne allattanti e incinte, sospeso a causa della guerra), alle famiglie che si erano rifugiate altrove, in particolare nelle chiese.

Durante il conflitto sono stati assistiti circa 46.000 sfollati, soprattutto nel nord: a Qaraqosh, Alqosh, Mosul. Attualmente, nonostante ci sia ancora un potenziale significativo di sfollati a causa del conflitto etnico e interreligioso, possiamo dire, ancora a ridosso della fine della guerra, che questa non ha causato un flusso così grande come si prevedeva. Gli aiuti d’urgenza post-guerra saranno soprattutto indirizzati a prevenire un ulteriore deterioramento della sanità pubblica.

Alla luce dell’attuale situazione, dopo una valutazione fatta dai rappresentanti Caritas che si sono potuti recare sul posto all’indomani della fine dei bombardamenti, sono stati rivisti i bisogni prioritari e perciò gli interventi da realizzare. La situazione della sicurezza in Iraq è ancora molto difficile e continua a condizionare le attività giornaliere delle agenzie umanitarie non governative. Per paura di saccheggi e attacchi, gli spostamenti sono limitati; le comunicazioni, all’interno del paese restano difficili; le mine e le munizioni inesplose causano vittime ogni giorno. Attualmente la situazione in Iraq è molto instabile e può ancora cambiare in qualsiasi momento.

 

L’intervento attuale della Caritas

Per alleviare le attuali sofferenze della popolazione irachena, la Caritas sta intervenendo in due modi:

1. identificare individui e famiglie specifiche e fornire loro l’aiuto necessario per superare la crisi in

termini di cibo e alloggio;

2. assistere la popolazione nel riassetto dei servizi pubblici: sanità, acqua, igiene.

Cinque i programmi che la Caritas porta avanti:

1. Programma Alimentare selettivo per aiutare i gruppi particolarmente vulnerabili: anziani, disabili, orfani, pazienti negli ospedali e vedove senza reddito con famiglie a carico. Il programma interesserà 110.000 persone al mese per un periodo di tre mesi. I beneficiari saranno i poveri marginalizzati che vivono nelle aree intorno ai 14 centri Caritas – Mosul, Qaraqosh, Alqosh, Kirkuk (2), Bagdad (8) e Bassora. Il costo di ogni razione è di circa 2 euro. Gli alimenti necessari verranno acquistati a Bagdad e in Giordania. La selezione dei beneficiari è affidata agli assistenti sociali dei 14 Centri Caritas che conoscono le condizioni di vita locale e le famiglie particolarmente vulnerabili della zona. La gestione è affidata a un qualificato professionista sanitario che definisce i criteri di selezione e fa il monitoraggio della realizzazione del programma.

 

2. Programma alimentare supplementare (“Well Baby program”) che interesserà i bambini malnutriti e le donne allattanti e incinte. La malnutrizione acuta è in aumento e si prevede che il problema della malnutrizione cronica sarà ancora grave per i prossimi cinque anni. Secondo la stima dell’UNICEF, il 7,7% dei bambini soffrono di malnutrizione acuta. Il programma interesserà 65.000 bambini e mamme per un periodo di 6 mesi (40.625 bambini sotto i 5 anni e 24.375 mamme allattanti e incinte). Le aree interessate sono quelle intorno ai Centri Caritas già esistenti e, se necessario, il programma sarà allargato a nuove aree.

3. Programma alloggi che interesserà gli sfollati forzati a causa della guerra: aiutarli nelle pratiche per la restituzione delle proprietà e nella ristrutturazione della propria casa, dove necessario. Il programma prevede di ricostruire le case di 100 famiglie di sfollati. Il materiale necessario per la ristrutturazione verrà acquistato in loco. Il programma garantirà anche la fornitura idrica ed elettrica dove sarà possibile. Gli ingegneri e architetti della Caritas Iraq elaboreranno piani dettagliati sull’utilizzo e la scelta dei materiali, la quantità e i prezzi.

 

4. Programma idrico e sanitario. La fornitura di acqua potabile è cruciale in termini di prevenzione del rapido deterioramento della sanità pubblica. La cattiva qualità dell’acqua è una delle maggiori cause di aumento della malnutrizione acuta. Gli obiettivi principali di questo intervento sono: fornire acqua potabile attraverso autocisterne; distribuire pastiglie per la purificazione dell’acqua; riparare i sistemi di depurazione dell’acqua già esistenti. Gli interventi precedenti della Caritas Iraq in questo ambito, hanno interessato circa 700.000 persone. Attrezzature, pezzi di ricambio e pastiglie per la depurazione dell’acqua verranno acquistate in Iraq e/o nei paesi limitrofi.

 

5. Riabilitazione dei servizi di assistenza sanitaria. Verrà selezionato un certo numero di Centri sanitari di base che saranno ristrutturati ed attrezzati per garantire il servizio fino a quando non sarà ripristinata l’amministrazione sanitaria pubblica. I beneficiari diretti saranno i cittadini che vivono nell’area del Centro sanitario.