LE SACRAMENTINE DI BERGAMO

 

Il 15 dicembre 1882, in Bergamo, via Cavette 10, hanno origine le suore adoratrici o sacramentine, con lo scopo di amare con “accesa carità” Gesù presente nell’Eucaristia e il prossimo mediante l’adorazione perpetua diurna e notturna e l’educazione delle fanciulle e delle giovani, specialmente le operaie.

La nuova istituzione, nata ad opera di Caterina Comensoli, donna coraggiosa e innamorata di Dio, e di don Francesco Spinelli, sacerdote operante nella parrocchia di Sant’Alessandro in Colonna e collaboratore di don Luigi Palazzolo, fu accolta con benevolenza dalla diocesi e benedetta dal suo vescovo mons. Gaetano Camillo Guindani.

L’opera si sviluppa e si fa apprezzare tanto che le suore sono richieste in vari paesi per le opere educative e assistenziali a favore dei bambini e delle fanciulle povere, delle giovani operaie negli stabilimenti, degli anziani, degli handicappati. Tuttavia la crescita dell’istituto fa emergere anche la diversità degli ideali dei due fondatori relativamente alla forma in cui esprimere “l’accesa carità” verso il prossimo: l’uno pensava alla creazione di un piccolo “Cottolengo” bergamasco, l’altra mirava a portare tutti ai piedi del tabernacolo attraverso le opere che i segni dei tempi le indicavano a favore soprattutto della gioventù.

Nel 1889 un doloroso fallimento economico dell’istituto appena nato costringe i due fondatori a separarsi: lo Spinelli è accolto nella diocesi di Cremona dal vescovo mons. Geremia Bonomelli e continua la sua opera con un gruppo di suore che lo seguono, dando vita all’istituto delle suore adoratrici; la Comensoli trova aiuto e protezione nel vescovo di Lodi mons. Gian Battista Rota, che nel 1891, su proposta del vescovo di Bergamo, erige canonicamente l’istituto delle suore sacramentine di Bergamo nella sua diocesi.

Nel 1892, le sacramentine riprendono possesso del convento in via Cavette in Bergamo. L’istituto si espande in alcune diocesi dell’Italia settentrionale e le suore, che operano spesso in situazioni difficili e con indicibili sacrifici, sono stimate e punto di riferimento per i più poveri.

L’11 aprile 1900, papa Leone XIII emana il “Decreto di lode” dell’istituto, che è approvato definitivamente dalla Chiesa nel 1906.

Alla morte di madre Geltrude Comensoli, 18 febbraio 1903, l’istituto conta 15 case.

Nel 1946 le suore sacramentine attraversano l’oceano per la prima missione in Brasile, che continua ancora oggi con 15 comunità distribuite in 4 stati. Attualmente le sacramentine operano anche in Malawi (con 4 comunità) in Kenya (con 2 comunità), in Ecuador (con 6 comunità). Le suore sacramentine sono oggi complessivamente 880 con 116 case.